Jan Künster, considerato come l’artista tedesco che diede per primo una interpretazione fresca, leggera e moderna all’arte di ritrarre i cavalli, è mancato il 26 maggio scorso a Bonn, dove era nato.
Künster aveva 73 anni. Dopo la Scuola d’Arte aveva diretto una agenzia pubblicitaria ma dagli anni ’80 si era dedicato solamente alla pittura.
I suoi cavalli erano i protagonisti assoluti di ogni opera, cavalieri e amazzoni solo accennati per quanto indispensabile a precisare il contesto – molto spesso sportivo – dove ambientava la scena.
Un mondo abitato in prevalenza dai movimenti e le azioni del Dressage, o dalle crienire fluenti dei cavalli barocchi. Con una propensione innata a coglierne il gesto più significativo, fissandolo in un’Aria rarefatta e trasparente.
Oltre ai cavalli dipingeva paesaggi classici ed eventi del folklore della sua Renania.
Illustrava anche divertenti libri di cucina che realizzava a due mani con la moglie, Milca.
Prediligeva le tecniche dell’acquerello e dell’acrilico.

Il grande successo anche commerciale dei suoi lavori gli ha fatto guadagnare un posto preciso in questo settore particolare, dove ha lasciato un segno di originalità ed è stato molto amato.
Riconoscerete sicuramente il suo tratto, anche quando non gli sono attribuite le immagini.
Le sue illustrazioni sono tra le più diffuse sui social come Pinterest, dove le raccolte per immagini a tema creano album condivisi che hanno ispirato tanti più giovani grafici e artisti.
Dal suo sito abbiamo tratto altre informazioni.
“La sua opera più grande è stata realizzata su commissione e ha come tema “Acqua – Terra – Sole”. Su un totale di 128 tele (circa 170 mq), ha creato nel corso di diversi mesi tre grandi dipinti, ciascuno delle dimensioni di 4 x 14 metri.
Jan Künster ha pubblicato tutte le sue opere attraverso la sua casa editrice, Edition Modity.
Oltre a originali, grafiche e opere d’arte, le pubblicazioni comprendono numerosi libri e calendari annuali”.
